Lampada a forma di Astronauta

47,0062,00

Nasce una simpaticissima lampada a forma di Astronauta pronta per scaldare il cuore del tuo bambino. Illumina la notte e crea in rituale speciale per la ninna!

Dimensioni: 25.5 x 22 x 5.5
Fatta a mano e dipinta a mano
Progettata e prodotta in Italia
Alimentazione a batteria 2 AA (non incluse) o USB a seconda della selezione
Realizzato in legno massello di abete certificato FSC®
Dipinto con vernici certificate e sicure per i bambini
Confezionato ecologicamente senza l’uso di plastica

Tempi di realizzazione e spedizione 13 gg lavorativi (sabato/domenica esclusi)

 

Qualità e cura dei dettagli della mia lampada a forma di Astronauta

 

Le mie lampade non solo semplici luci, ma autentiche opere d’arte destinate a diventare parte integrante dell’infanzia e a custodire preziosi ricordi per le generazioni future. Le lampade per bambini  de Il Cerchio di PePu sono il risultato del lavoro artigianale nel mio piccolo laboratorio in Abruzzo. Ogni lampada è unica e riflette la qualità e la passione che metto in ogni creazione. Ogni fase del processo di realizzazione è svolta con estrema attenzione: dalla lavorazione accurata del legno di abete alla levigatura, dall’assemblaggio meticoloso dei piccoli dettagli alla verniciatura con prodotti certificati per bambini. Le lampade a LED, alimentate da batterie e sigillate con piccole viti, sono progettate con un’attenzione particolare alla sicurezza, impedendo ai bambini di accedervi. Questa cura nei dettagli non solo garantisce la sicurezza, ma rende le lampade ideali per qualsiasi ambiente domestico.

Nota bene: la lampada da cameretta de Il Cerchio di PePu non è un giocattolo, ma un compagno luminoso e sicuro per ogni bambino.

 

UNA FAVOLA DELLA BUONA NOTTE

“L’Astronauta dei Sogni: Il Viaggio di Leo tra le Stelle”

In un villaggio lontano, ai confini di una grande foresta, viveva un bambino di nome Leo, che sognava di diventare un astronauta. Ogni notte, si sedeva vicino alla finestra della sua cameretta, guardando il cielo pieno di stelle. Amava immaginare di volare nello spazio, esplorare pianeti sconosciuti e incontrare creature straordinarie. Ma c’era un problema: Leo era molto piccolo e tutti gli dicevano che non sarebbe mai riuscito a diventare un astronauta. Un giorno, mentre giocava nel giardino di casa, trovò un casco argentato nascosto tra i cespugli. Era un po’ graffiato, ma quando lo prese in mano, sentì una voce gentile provenire dall’interno: “Ciao, Leo. Sono il Casco dei Sogni. Se credi in te stesso, posso portarti in un’avventura che non dimenticherai mai. “Leo, emozionato, indossò il casco e si ritrovò improvvisamente su una piccola navicella spaziale. Il suo cuore batteva forte mentre guardava il pannello di controllo luminoso e i pulsanti colorati. “Dove mi porterai?” chiese con un filo di voce. “Il viaggio lo deciderai tu, Leo,” rispose il Casco dei Sogni. “Perché nello spazio, ogni sogno può diventare realtà. “La navicella decollò, e Leo si ritrovò a fluttuare tra le stelle. Il primo pianeta che visitò era ricoperto di cristalli che brillavano come arcobaleni. Lì incontrò una piccola creatura di nome Zara, che gli disse: “Io sono troppo piccola per costruire una casa con questi cristalli. Mi aiuteresti?” Leo, anche se non aveva mai costruito nulla prima, decise di provare. Dopo qualche tentativo e con un po’ di ingegno, riuscì a creare un piccolo rifugio per Zara. “Grazie, Leo! Ora so che anche i piccoli possono fare grandi cose. “Proseguendo il viaggio, Leo atterrò su un altro pianeta, coperto da dune di sabbia dorata. Qui incontrò un robot chiamato Robo. “Mi sono perso e non riesco a trovare la strada di casa,” disse il robot. Leo non aveva mai usato una mappa spaziale prima, ma studiò attentamente il cielo e aiutò Robo a ritrovare il suo pianeta. “Grazie, Leo! Ora so che con pazienza e curiosità, ogni problema può essere risolto. “L’ultima tappa del suo viaggio lo portò su un pianeta dove il sole non tramontava mai. Qui viveva un gruppo di uccelli luminosi che non avevano mai visto le stelle. “Non sappiamo cosa c’è oltre il nostro cielo,” dissero. Leo, con il Casco dei Sogni, proiettò un’immagine del cielo stellato sulla superficie del pianeta. Gli uccelli rimasero incantati e iniziarono a cantare una dolce melodia. “Grazie, Leo! Ora sappiamo che il nostro mondo è solo una piccola parte di qualcosa di molto più grande. “Quando il viaggio finì, Leo si ritrovò di nuovo nel suo giardino, con il casco tra le mani. Non era più lo stesso bambino di prima: ora sapeva che non importava quanto piccolo fosse, poteva fare cose straordinarie se credeva in se stesso. Quella sera, mentre guardava le stelle dalla sua finestra, sentì una nuova forza dentro di sé. Sorrise e sussurrò: “Un giorno sarò davvero un astronauta. E non smetterò mai di sognare.”